Sri Productions

Società a Responsabilità Illimitata

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Posted by on mar 23, 2015 in JSP, News | 0 comments

Pubblicato il 21 feb 2015

Regia: Stefano Poletti
Visual FX: Alessandro Lucchini
Aiuto regista: Luca Anello
Assistente di produzione: Gabriella De Vita
Attrice: Kory Cassani
Make-up: Martina Bortoluzzi

“ENTER”
(M. Raffa/D. Calandra/U. Mazzagatti)
from “More Lovely and More Temperate” (SRI Productions/Irma Records/Audioglobe/Sfera Cubica/Digitalea, 2014)

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I FINALISTI DELLE TARGHE TENCO 2014

I FINALISTI DELLE TARGHE TENCO 2014

Posted by on ott 23, 2014 in JSP, News, Rassegna Stampa | 0 comments

Ci sono artisti e lavori discografici che toccano tutti gli stili possibili della canzone d’autore nelle nomination delle Targhe Tenco 2014, il riconoscimento più prestigioso della musica italiana. Le Targhe non sono assegnate dal Club Tenco, ma da una giuria composta da oltre 200 giornalisti (di gran lunga la più vasta e rappresentativa in Italia in campo musicale), che in questa prima fase ha votato fra i dischi candidati i finalisti delle cinque sezioni.

 

Nella Targa per la miglior canzone si fronteggiano gli autori dei seguenti brani (in ordine alfabetico per brano):

L’amore non esiste, scritta da Niccolò Fabi, Max Gazzè, Daniele Silvestri (anche interpreti)

Il cielo è vuoto, scritta da Cristiano De André, Dario Faini, Diego Mancino (interprete: Cristiano De André)

Del suo veloce volo, scritta da Antony Hegarty, Franco Battiato, Manlio Sgalambro (interpreti: Franco Battiato e Antony)

Lettera di San Paolo agli operai, scritta dai Virginiana Miller (anche interpreti)

Sessanta sacchi di carbone, scritta da Giacomo Lariccia (anche interprete)

 

Le nomination per la Targa “album dell’anno” riservata a cantautori (qui elencati in ordine alfabetico per artista, così come nelle seguenti sezioni) vedono in lizza:

Brunori Sas, Il cammino di Santiago in taxi

Caparezza, Museica

Le Luci della Centrale Elettrica, Costellazioni

Massimo Volume, Aspettando i barbari

Nada, Occupo poco spazio

Virginiana Miller, Venga il regno

 

La Targa per l’album in dialetto vede come finalisti:

Enzo Avitabile, Music life O.s.t.

Francesco Di Bella, Francesco Di Bella & Ballads Cafè

99 Posse, Curre curre guagliò 2.0

Davide Van De Sfroos, Goga e Magoga

Loris Vescovo, Penisolâti

 

Nella sezione “Opera prima” (di cantautore) troviamo:

Betti Barsantini, Betti Barsantini

Pierpaolo Capovilla, Obtorto collo

Filippo Graziani, Le cose belle

Johann Sebastian Punk, More Lovely and More Temperate

Levante, Manuale distruzione

 

Fra gli interpreti di canzoni non proprie (quindi non cantautori) sono invece arrivati in finale:

Chiara Civello, Canzoni

Fiorella Mannoia, A te

Mirco Menna, Io, Domenico e tu

Alberto Patrucco e Andrea Mirò, Segni (e) particolari

Raiz e Fausto Mesolella, Dago Red

Saluti da Saturno, Shaloma locomotiva

 

Le Targhe saranno consegnate il 6 dicembre a Sanremo al Teatro Ariston, in una serata-evento a cui saranno invitati tutti i vincitori e che vedrà David Crosby come ospite d’onore. I biglietti sono già in vendita sul sito www.clubtenco.it e alla cassa del Teatro Ariston, tutti i giorni dalle ore 16.

 

Dopo le candidature, selezionate da una commissione di 20 giurati, le Targhe Tenco sono assegnate in due fasi. Con la prima, appena svoltasi, vengono selezionati i 5 finalisti (o più, in caso di ex aequo, come accade quest’anno in due sezioni). Con la seconda, che si terrà nei prossimi giorni, verrà proclamato il vincitore di ogni sezione.

Maggiori informazioni sulle Targhe, il regolamento e l’elenco dei giornalisti chiamati a votare si possono trovare all’indirizzo: www.clubtenco.it

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Recensione di Federico Romagnoli su Storia della Musica

Posted by on ott 13, 2014 in JSP, Rassegna Stampa, Senza categoria | 0 comments

 

Jo­hann Se­ba­stian Punk è il pro­get­to del mes­si­ne­se Mas­si­mi­lia­no Raffa, e que­sto è il suo album di de­but­to.

Raffa è un tipo am­bi­zio­so, che ha pur­trop­po avuto la sfor­tu­na di na­sce­re nella pro­vin­cia del­l’im­pe­ro. In In­ghil­ter­ra uno con le sue vel­lei­tà avreb­be plau­si­bil­men­te già tro­va­to spa­zio per re­gi­stra­re un disco al­l’al­tez­za del pro­prio sogno. In Ita­lia in­ve­ce deve af­fi­dar­si ai pro­pri mezzi, per­ché le clas­si­fi­che della mu­si­ca al­ter­na­ti­va e le at­ten­zio­ni di chi ne tira le fila sono oc­cu­pa­te da gente che pre­fe­ri­sce but­ta­re quat­tro ac­cor­di a caso con la chi­tar­ra acu­sti­ca e ra­gliar­ci sopra.

Non fac­cia­mo nomi per­ché non vor­rem­mo tra­sfor­ma­re que­sta re­cen­sio­ne in una guer­ra (del resto a quel­lo ci pensa già lo stes­so Raffa, pre­sen­tan­do­si con buffi pro­cla­mi al­ti­so­nan­ti), ma dav­ve­ro que­sto album è una boc­ca­ta d’a­ria fre­sca nien­te male per il po­ve­ro Bel Paese. Spe­ria­mo che ora qual­cu­no si ac­cor­ga del no­stro eroe e gli metta a di­spo­si­zio­ne i mezzi che me­ri­ta.​Per­ché sì, se que­sti brani hanno un li­mi­te, è la pro­du­zio­ne. Più che come un disco, suona come un bel­lis­si­mo demo (sot­to­li­neo a ogni modo il bel­lis­si­mo).

Dif­fi­ci­le de­scri­ver­lo, per­ché ogni volta che can­zo­ne sem­bra aver im­boc­ca­to una stra­da li­nea­re, ec­co­la sgre­to­lar­si in mille ri­vo­li. Sem­bra di ascol­ta­re un gioco di sca­to­le ci­ne­si, dove a ogni sca­to­la cor­ri­spon­de un di­ver­so ge­ne­re mu­si­ca­le. “Bar­ber’s Shops” ini­zia come una bal­la­ta ba­roc­ca, poi di­ven­ta dub­step, quin­di chiu­de in odor di rock pro­gres­si­vo scuo­la Can­ter­bu­ry. “Ver­nal Equi­nox” parte come una bos­sa­no­va e ter­mi­na come i Late of the Pier. “Jesus Crust Baked” sem­bra una band glam ubria­ca, salvo but­ta­re nel mezzo, del tutto a caso, il ri­tor­nel­lo di “Girls Just Want to Have Fun” di Cyndi Lau­per. “Yes, I Miss the Ra­mo­nes” è un po­wer-pop sin­te­ti­co pieno di stop e ri­par­ten­ze.

Ogni brano con­tie­ne una mi­ria­de di suoni bi­slac­chi e stru­men­ti im­pro­ba­bi­li (quan­ta gente si in­te­res­se­rà a zi­ther e kan­te­le in quel di Mes­si­na? Sem­pre che sia vero che il disco li con­ten­ga: non ab­bia­mo pos­si­bi­li­tà di di­stin­guer­li e il bello del gioco è anche in que­sto). Ogni brano mette inol­tre in chia­ro come Raffa di mu­si­ca ne abbia ma­sti­ca­ta pa­rec­chia e sap­pia trar­ne van­tag­gio. Ca­pi­ta quin­di che, in mezzo alla con­ti­nua ri­cer­ca dello stu­po­re, ci siano anche mo­men­ti più di­mes­si e emo­zio­nan­ti, quan­do a pren­de­re il so­prav­ven­to sono i tap­pe­ti di ta­stie­re e il ri­cor­ren­te tim­bro del Mel­lo­tron, per esem­pio, o ogni volta che spun­ta­no quei tin­tin­nii me­tal­li­ci stile ninna nanna, di cui l’al­bum è dis­se­mi­na­to.

Senza farla trop­po lunga, la pro­mes­sa c’è. Spe­ria­mo venga man­te­nu­ta.

da: http://www.storiadellamusica.it

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Targhe Tenco Opera Prima

Targhe Tenco Opera Prima

Posted by on ott 13, 2014 in JSP, News | 0 comments

Johann Sebastian Punk candidato al Premio Tenco/Club Tenco alla Targa per la miglior opera prima rappresenta un’occasione unica per il mondo della musica italiana di rinnovarsi. Significherebbe premiare l’opera che la critica ha riconosciuto come la più originale uscita in Italia negli ultimi anni e dare una speranza a chi la musica del nostro Paese intende sprovincializzarla e internazionalizzarla (unico album in inglese candidato). Siamo dinanzi a un’eccellenza italiana che adesso ha finalmente l’occasione di essere conosciuta e fruita da tutti. A votare saranno oltre duecento giornalisti, moltissimi dei quali NON HANNO MAI SENTITO NOMINARE JSP e per questo motivo non lo voteranno in favore di altri nomi (artisti in airplay radiofonico da mesi, figli d’arte, cantanti con alle spalle agenzie stampa colosso, cantanti con alle spalle major o management affermati). Tra meno di dieci giorni i giurati dovranno presentare la propria terna: non perdiamo questa occasione! Segnaliamo l’opera di Johann Sebastian Punk a tutti i giurati, così che possano conoscerne il valore e onorarlo con una scelta rivoluzionaria e controtendenziale.

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