Posted by on lug 24, 2014 in | 0 comments

Con questo singolare pseudonimo del regno dei lepidotteri si muove artisticamente Marta Ascari, giovane cantante e musicista di Reggio Emilia.

Fedele al suo nome d’arte, intende insinuarsi nelle nostre teste con i suoi motivetti e scavare, dirci qualcosa che ci faccia pensare, ci emozioni e assilli: in altri termini tarmarci il cuore e il cervello.

A ciò si preparò fin da piccola crescendo onnivora e vorace di musica senza distinzioni di genere e suonando di tutto.

A dodici anni, dopo aver assistito al primo concerto della sua vita rimanendone inebetita ed incantata, decise che nella vita avrebbe fatto la cantante. Così prese lezioni di canto e iniziò a studiare seriamente pianoforte classico; dopo vari anni di Composizione attualmente studia Musica Elettronica Applicata al Conservatorio di Bologna. Oggi esce dallo stato larvale con il suo primo album: “Antitarma” un titolo che gioca volutamente con il suo nome d’arte ma ne è anche una chiave di lettura più profonda, ovvero l’altro da sé, il doppio, uno specchio dove la realtà si riflette capovolta.

 

 

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